Liberi e Pensanti, Assemblea Pubblica il 12 gennaio 2013, davanti alla colonne doriche arcaiche di Taras, l’antica Taranto

 

Se mi fossi trovata casualmente, passeggiando sul ponte girevole di Taranto, guardando le colonne doriche arcaiche, il 12 gennaio 2013, in concomitanza con la prima assemblea pubblica del Comitato Cittadini Lavoratori Liberi e Pensanti del nuovo anno, cosa avrei notato, visto, al mio passaggio, cosa avrebbe catturato la mia attenzione?

L’avevo scelto, sapevo dell’evento. Ho provato a mettermi nei panni di un turista incuriosito.

La prima cosa  sarebbe stata la sfilza di lucchetti sulle ringhiere del ponte, tra il Borgo e l’Isola dove un tempo ci sarebbe stata la vecchia Acropoli magnogreca. Uno fra tutti, il lucchetto “Save Mar Piccolo”.

 

Save Mar Piccolo

Save Mar Piccolo

Poi sarei andata avanti ed all’orizzonte mi avrebbe incuriosita un assembramento di gente. Protesta? Manifestazione? Che sarà stato mai…? Pensando di fotografare le colonne doriche arcaiche, magari mi sarei avvicinata a Piazza Castello ed avrei scoperto un gruppo di tranquilli cittadini impegnati a fare, come i loro avi, le assemblee pubbliche di piazza. Si trattava del Comitato Cittadini Lavoratori Liberi Pensanti. Il loro megafono era poggiato sul simbolo della città, Taras con il delfino.

Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti in Piazza Castello. Colonne Doriche sullo sfondo. Il megafono sul simbolo della città.

Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti in Piazza Castello. Colonne Doriche sullo sfondo. Il megafono sul simbolo della città.

 

A turno, prendevano la parola. Sognando un futuro culturale, fatto di mare, turismo, cultura della Magna Grecia, parlavano di attualità. Tra di loro, ci sono tanti lavoratori dell’Ilva, i quali, contrariamente alla disinformazione fatta attraverso i media nazionali, non sono tutti della stessa opinione sul futuro dell’industria pesante a Taranto.

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Cataldo Ranieri, ha ricordato la totale sfiducia di questi operai sulla buona fede dei Riva riguardo alla possibilità di investire davvero nel risanamento degli impianti dell’acciaieria. Ed essendo convinti di questo raggiro, loro continuano a sperare nella conversione del comparto, in nuovi lavori puliti e leciti, ed in uno Stato dalla parte giusta, della legalità, e dei diritti umani e costituzionali. E, soprattutto, fermo e rigido sul sequestro dei semilavorati prodotti durante il sequestro preventivo dell’area a caldo dell’Ilva.

Cataldo Ranieri parla a cittadini e lavoratori

Cataldo Ranieri parla a cittadini e lavoratori

Tra una cosa e l’altra, un passante, avrebbe notato le tante biciclette, sprone ad una mobilità ciclabile.

Biciclette in Piazza Castello all'assemblea pubblica

Biciclette in Piazza Castello all’assemblea pubblica

Ed avrebbe poi appreso di piantine dell’agosto del 1970, su almeno due tunnel sotterranei dei Tamburi, spedite da anonimi, utilizzati già ai tempi dell’Italsider Pubblica, a scopi di raffreddamento degli impianti, al di sotto di edifici e scuole, in aree a potenziale rischio voragine. Oltre al fatto di sentir ipotizzare di una possibile correlazione tra presunti cedimenti di una galleria sotterranea, sotto le vie Deledda, De Amicis, Archimede, ed una voragine di qualche tempo fa, dove ci finì un pulmino. Un esposto è già in Procura con queste informazioni. Beh, un turista avrebbe potuto sapere tante cose e forse avrebbe capito perchè gli abitanti di Taranto, nonostante siano stanchi di doversi difendere da soli e di non essere sostenuti davvero dall’opinione pubblica italiana nel suo complesso, ormai si sono incamminati sulla strada della consapevolezza e della cittadinanza attiva senza essere più disposti a fare retromarcia. Al punto di aver inviato questo invito:

Il gruppo “Salute&Ambiente'” ha come obiettivo la valutazione, lo studio e l’elaborazione di problematiche ambientali e sanitarie sia allo scopo di apportare il proprio contributo tecnico alle questioni succitate, sia allo scopo di divulgare in maniera semplice problematiche spesso complesse e difficili da comprendere. Il gruppo opererà attraverso iniziative che saranno concordate in assemblea generale. Pertanto con queste righe invitiamo chimici, esperti di diritto ambientale, avvocati, medici, ingegneri e semplici appassionati di problematiche sanitarie e ambientali a collaborare scrivendo alla seguente e-mail: saluteambiente.cclp@gmail.com e specificando il tipo di contributo che si vuole offrire.